La guerra che vedevamo lontano, nei paesi dell’Africa, dell’Asia, è alle nostre porte, in Ucraina. Le informazioni che abbiamo dai nostri mezzi di comunicazioni, condannano, quasi all’unisono, l’iniziativa bellica del presidente della confederazione russa, Putin.
Che pensare quando in diversi paesi africani, come nella Repubblica centroafricana, le popolazioni che gridano: “via dal nostro paese la Francia con il suo esercito e benvenuta la presenza militare russa”? Questo atteggiamento non è più un caso isolato, ma si verifica in diverse aree geografiche.
In questo contesto, Papa Francesco, in viaggio apostolico nella Repubblica Democratica del Congo da lì grida: “Giù le mani dalla Repubblica Democratica del Congo, giù le mani dall’Africa! Basta soffocare l’Africa: non è una miniera da sfruttare o un suolo da saccheggiare”. Non solo questo, ma Papa Francesco parla anche di “un genocidio dimenticato”, quello in Congo(1). A questo punto c’è da chiedersi: chi ha le mani sul Congo e sull’Africa? È forse la Russia? No! Questa volta sono i governanti dei paesi occidentali, spesso capeggiati dall’America, dalla Francia, ed altri. Qui la Russia è in coda, è appena arrivata. Vedi la situazione in Iraq, Siria, Libia: che ci dicono in merito i nostri mezzi d’informazione? Non è forse esattamente anche quello che fanno i mezzi di comunicazione russi nel loro paese?
La sofferenza degli innocenti in Ucraina, in Africa e nel mondo, è causata dall’egoismo dell’uomo. Queste sofferenze sono presenti anche nelle nostre relazioni interpersonali, nelle nostre famiglie e ovunque siamo chiamati per la convivenza umana.
Le conseguenze della pandemia sono più che mai presenti con effetti di vario genere nella vita degli individui e nella storia dell’umanità.
I morti nel Mediterraneo purtroppo non cessano, e gli sbarchi di gente disperata e sfruttata continuano sulle coste italiane.
Alla scuola del Crocifisso e di Padre Pio da Pietrelcina, l’Apostolo di Gesù Crocifisso ha la sua via e i suoi mezzi specifici per essere presente e donare una risposta a una realtà del mondo così tanto complessa. Questi mezzi sono la preghiera e l’offerta dei propri sacrifici, con l’annuncio della Parola della Misericordia che scalda i cuori di coloro che l’ascoltano.
Benedetto XVI dice che: “il Vangelo è discorso non solo informativo, ma performativo, non è solo comunicazione, ma azione, forza efficace, che entra nel mondo salvandolo e trasformandolo”.(2)
Ricordo la nostra rivista Messaggero del Crocifisso, quale strumento di sostegno dell’Apostolato del nostro Istituto Religioso, anche se diffusa unicamente in forma digitale.
Sin d’ora, saluto e ringrazio tutti coloro che hanno accettato di collaborare con noi per la realizzazione di questa rivista. Saranno sicuramente sempre più numerosi per aiutarci a raggiungere più persone nel mondo con il Messagero del Crocifisso Risorto.
1. Papa Francesco, Primo discorsonella Repubblica Democratica del Congo, 31 gen. 2023.
2. Joseph RAZINGER, Opera Omnia Gesù di Nazareth la figura e il messaggio, Ed Vaticana 2013, pag. 169