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Scritto da Giovanni e Laura Lentini | Categoria: Formazione  |  Pubblicato il 03/04/2024

Dall’inverno 2020, quello del primo COVID, la popolazione canina del mio paese è decisamente aumentata; in genere, cani di piccola taglia. A dispetto del loro ruolo antonomastico ― ‘da compagnia’ ― sono oggi per lo più abbandonati in solitudine, per ore, negli appartamenti e sui balconi. Sviluppano così sonori segni di sofferenza psichica, ammesso che l’aggettivo si possa propriamente utilizzare per i cani (ψυχή  anima): abbaiano dalla mattina alla sera. Il Natale ci ha suggerito di riconciliarci con questi disturbatori della quiete pubblica. Perché? Be’, la tradizione cristiana pone due animali tra gli esseri viventi vicini al Salvatore bambino e così ci ricorda che tutta la Creazione era in attesa di Gesù e tutta volle assistere alla Sua venuta. Anzi, il bue e l’asinello, e forse animali da cortile e ― perché no? ― cani furono più solleciti di tanti uomini che continuarono in quella notte, e continuano oggi, a pensare alle proprie faccende.

Scritto da p. Eddie Boy Fuentes | Categoria: Formazione  |  Pubblicato il 01/03/2024

Vorrei condividire una piccola sintesi dalla conferenza esposta da R. P. Amedeo Cencini sul tema: “La formazione all’umanità del candidato al sacerdozio e alla vita consacrata”.

Introduzione
C'è un grande bisogno di formazione ed educazione dell'umanità, in questo fenomeno di diversi abusi. Apprezziamo la bellezza della disposizione della Chiesa nel far emergere tutte queste cose; tale formazione umana deve essere educata attraverso l'integrazione dei diversi aspetti della vita umana. Alla formazione umana occorre prestare particolare attenzione affinché il candidato sia ben preparato, raggiunga la coerenza, pratichi responsabilmente la sua progressiva maturità umana.

Prestiamo particolari attenzioni:
Esistono alcune forme di abusi visibili e soprattutto meno visibili: abuso di potere, abuso spirituale, abuso di coscienza, abuso sessuale... ecc. Esistono diversi stili di abuso, che non sempre vengono riconosciuti dal linguaggio (dal modo di parlare), sguardo (il modo di guardare) o atteggiamento (il modo di comportarsi).

Scritto da Giovanni e Laura Lentini  | Categoria: Formazione  |  Pubblicato il 27/11/2023

 

Laudato si’, mi Signore per sora aqua,

la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

 

I nostri (bis)nonni non avevano l’acqua corrente in casa, nessuno l’aveva nel Salento, nella prima metà del ‘900. L’azione, per noi automatica, di aprire il rubinetto e far scorrere l’acqua mentre spazzoliamo i denti era a loro ignota. Quelle poche ore che, per guasto o per la necessaria pulitura periodica dei serbatoi, l’acqua non c’è… che angoscia! Siamo consapevoli della nostra fortuna di essere nati in questo tempo nella parte di mondo benestante? Abbiamo raccolto le considerazioni di tre giovani studentesse pugliesi, tutte grate a nostra sorella (‘sora’) acqua.

Scritto da p. Tommaso Pio Fatone  | Categoria: Formazione  |  Pubblicato il 22/11/2023

 

La vicenda di Giulia e Filippo, che ha tenuto col fiato sospeso tutta l’Italia e che è terminata purtroppo con il tragico e anche scontato epilogo, apre lo spazio a tante considerazioni. Si parla giustamente di lotta contro i femminicidi o, come denuncia la sorella di Giulia, Elena, contro la “cultura dello stupro”, che ancora giustifica certi comportamenti ossessivi dei maschi verso l’altro sesso, che non dovrebbero mai essere ridotti a semplici manifestazioni d’amore.

La stessa Elena, appena appresa la tragica notizia del ritrovamento del corpo della sorella, aveva scritto un post su Instagram, chiaramente indirizzato alla famiglia di Filippo, che recitava: “È stato il vostro bravo ragazzo”!

Già, era un bravo ragazzo, Filippo, anzi perfetto come detto dal papà di Filippo (a cui va tutta la nostra comprensione e vicinanza)! Quante volte, però, è successo che qualcuno dei nostri “bravi” ragazzi ha finito per fare, per usare solo un eufemismo, una “bravata”!?! Non viviamo forse anche la cultura ipocrita della “bravura”. I ragazzi devono essere bravi: bravi nello studio, bravi nello sport, bravi in amore, ... o quantomeno, anzi soprattutto, mostrarsi tali. Anzi, per tanti genitori ed educatori, è questo forse quello che conta di più: che si mostrino bravi! E tutto questo fino ai piani alti, quelli del politically correct.

Editoriale

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