Scritto da Gabriella Licata | Categoria: Cultura | Pubblicato il 01/06/2024
Visibilmente piccoli, ma invisibilmente grandi. Visibilmente un mondo pieno di errori che genera orrore, ma lí, il mistero del Padre, che tutto trasforma, anche l’inguardabile, dentro e fuori. Così per ogni singolo uomo, così per il mondo intero, tutto per un bene superiore, dove l’ “IO” sarà trasformato in “TUTTI”. Il mondo non finirà mai, lui verrà per ogni/uno di noi, al momento opportuno, ogni/uno di noi avrà il suo ultimo giorno, all’infinito. Sarà sempre CIELO e TERRA, l’umanità non avrà fine. Aborti, famiglie dove non si rispetta il ciclo naturale e creativo fra uomo e donna, vuole mettere fine al ciclo vitale e naturale della vita. Guerre insensate dove non si conta più il numero degli innocenti, innocenti costantemente e da sempre violati della loro libertà, della loro innocenza, della loro purezza. Vuole mettere fine al progetto di Dio Padre, interrompendo il rigenerarsi dell’uomo, e lo fa servendosi delle nostre bassezze, ma il PADRE, il CREATORE, trasforma e lo farà all’infinito. La fine dei tempi , quelli bui, è dentro ogni/uno di noi, ecco perché colpisce l’amore, ma il freno ha il suo divenire trasformandosi in slancio. Un CIELO nuovo e una TERRA nuova, perché sempre rinnovati. È ciclico, dove si pone un limite tutto finirà, dove c’è un limite non c’è continuità, e quel limite che alberga in ogni/uno di noi potrebbe non esistere se ci si lasciasse trasformare, se ci si lasciasse trasfigurare a sua immagine e somiglianza, dando così continuità a questo misterioso progetto. Avere il coraggio di un tuffo dentro a quel tesoro inestimabile: “Il LIBRO”. Il libro della vita che è , e che resterà , la parte più profonda dell’ALBERO, il RESPIRO, DIO.
Chiamati ad essere come questi piccoli ma grandi innocenti. Chiamati a non isolarci perché ci fa paura guardare gli orrori. La solitudine interrompe il ciclo vitale della CREATIVITÀ, così l’uomo muore. Il demonio vuole il nostro isolamento per interrompere il ciclo vitale dell’AMORE, per interrompere il respiro di Dio in noi, come un cordone ombelicale che si attorciglia su sé stesso e va in necrosi, facendo morire il frutto. È questo che non dobbiamo permettere. Non devo avere paura di ciò che c’è fuori, ma non devo permettere a ciò che c’è dentro di impedirmi di venire al mondo, come ha fatto CRISTO RE, senza appartenergli, ma per tenerlo in vita…no all’eutanasia. Grazie.
Dolcezza infinita se tu o Cielo… in un mondo di orrori… mistero accolto… per un bene superiore.