Scritto da Vito Fascina | Categoria: A proposito di noi | Pubblicato il 14/01/2025
C’è un’aria frizzante e gli alberi sono scossi da un bel vento di tramontana, in questi giorni a Valenzano. Pare come se lo Spirito Santo volesse prepararci ad un lieto evento, atteso con forte apprensione e vera gioia in paese.
Oggi la parrocchia di San Rocco, con il suo parroco, padre Jean-Claude Nzembele, vive un momento di festa inattesa e perciò carica di entusiasmo e speranza vera. Viene a trovarci il nunzio apostolico per la Repubblica Centrafricana e il Ciad, mons. Giuseppe Laterza.
C’è un silenzio profondo, quando il nunzio inizia l’omelia. “Oggi è la domenica della gioia e la gioia significa che vogliamo essere felici”, esordisce il prelato. A questo riferimento positivo l’ attenzione diventa ascolto profondo. Non vogliamo perdere una battuta. In sequenza, vengono proposti i motivi della gratitudine dai più piccoli fino ai nonni. Nessuno viene dimenticato, perché un padre, come è un vescovo, dall’alto unisce tutti e incoraggia ciascuno.
Scritto da p.Tommaso Pio Fatone | Categoria: A proposito di noi | Pubblicato il 25/12/2024
“Gloria a Dio nel più alto dei cieli” (Lc 2,14). Tra pochi giorni la cristianità festeggerà il Natale del Salvatore. L’anno sta per finire e i motivi di tristezza e angoscia come sempre non man-cano, anzi si fanno sempre più inquietanti. Ma questa festa ci rinnova sentimenti di speranza nei no-stri cuori e ci ridona il sorriso gioioso nei nostri volti, tanto più che sarà la speranza il tema che ca-ratterizzerà l’anno giubilare che papa Francesco inaugurerà proprio la notte di Natale.
La solennità natalizia, seconda per importanza solo alla Pasqua, al pari di questa è la festa più sentita e amata da noi cristiani. Essa possiede anche un’importanza universale. Pensiamo al fatto che gli anni del calendario si calcolano in tutto il mondo dall’anno di nascita del Cristo, e al fascino e alla commozione che il presepe continua a suscitare anche tra i non cristiani.
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Ma quando la Chiesa ha cominciato a celebrare il Natale del Signore? La maggior parte degli studiosi afferma che la scelta del giorno sia avvenuta per eliminare ogni residuo di paganesimo, sostituendo così una festa cristiana a quella pagana del sol invictus, che celebrava la vittoria della luce sulle tenebre dopo il solstizio d’inverno.
Verso l’anno 336 abbiamo notizia di una festa del Natale a Roma celebrata il 25 dicembre. Pressappoco nello stesso periodo veniamo a sapere da s. Agostino che anche in Africa si celebrava il Natale nello stesso giorno. La distinzione con la festa dell’Epifania avverrà poi tra la fine del IV sec. e l’inizio del V.
Scritto da p. Tommaso Pio Fatone | Categoria: A Proposito di Noi | Pubblicato il 10/12/2024
Con i primi vespri di domenica scorsa, 1° dicembre, è iniziato il tempo d’Avvento, e con esso un nuovo anno liturgico. Questo tempo, conosciuto soltanto in Occidente e ricalcato sul modello del periodo di preparazione alla Pasqua, ha due origini, una romana ed una gallicana, che si lasciano ancora oggi chiaramente riconoscere nei testi della Messa.
A partire dal sec. V a Roma viene dato rilievo all'incarnazione di Dio con una preparazione al Natale della durata da una fino a tre settimane. Questo significa contemporaneamente una caratterizzazione mariana, l'accentuazione del significato della Madre del Signore nell'ambito della storia salvifica di Dio con il suo popolo (vedi l'8 dicembre, la concezione immacolata Maria).
Scritto da RADEK SOŃTA | Categoria: A proposito di noi | Pubblicato il 12/11/2024
Il nostro progetto "Ocal życie” (salva una vita) si è concluso da pochi giorni e i nostri pensieri sono ancora concentrati su questa meravigliosa iniziativa. Educazione medica nel campo della diagnostica e dei metodi chirurgici di trattamento delle donne nella Repubblica Centrafricana al fine di migliorare la loro salute e spesso anche salvargli la vita: questi erano i suoi obiettivi principali. Organizzare questo progetto è un lavoro e uno sforzo enormi da parte della nostra coordinatrice Izabela Cywa. Tuttavia, ciò non sarebbe stato possibile senza il sostegno finanziario della Fondazione Pro Spe e di Aid Pol. Sul posto siamo stati molto aiutati da Fratello Janusz Gaweł - un uomo dal cuore grande, sempre gentile e socievole, e da Padre Gerardo - un uomo dai nervi d'acciaio, tenace e molto impegnato, con un grande senso di responsabilità. Abbiamo lavorato duro dalla mattina alla sera e il nostro impegno è stato subito apprezzato dallo staff locale. I sorrisi sui volti delle donne che abbiamo curato sono un'inestimabile, calorosa e migliore espressione di gratitudine per il nostro lavoro, un piccolo gesto di ringraziamento per qualcosa che renderà la loro vita in questa difficile zona dell'Africa Centrale un po' migliore. Ognuno di questi sorrisi è la prova del senso di creare progetti simili.
"Da soli possiamo fare poco. Insieme possiamo fare molto” (Helen Keller)