Scritto da Myriam Maglienti | Categoria: Cultura | Pubblicato il 12/08/2024
“Posso far fronte a tutte le sofferenze perché Cristo me ne dà la forza ” (Filippesi 4,13)
Umanamente potremmo chiederci come mai Serena desse così importanza alla preghiera. Cosa aveva compreso nei suoi pochi anni di vita terrena nell’atto dell’orationes? Cos’è dunque la preghiera se non un’ invocazione dello Spirito Santo, una pratica che accomuna molte religioni e che amplia il dialogo con il Regno di Dio.
Ecco perché conoscere la vita e le opere di Dio Padre Nostro Signore serve a poco, in quanto a questo deve seguire necessariamente una vita adeguata e consacrata nello spirito. Momento estremo di tale elevazione è la preghiera. Servirsi della preghiera vuol dire entrare in un dialogo con Lui e con ciò che lui vuole comunicarci. A nostra insaputa Dio stabilisce e si riserva un tempo ed uno spazio su cui sostare dentro di noi, come quello ricercato e sperimentato con Gesù. Egli stesso, il figlio di Dio, sperimentò l’incontro solitario o nello specifico un rapporto sincero e fiducioso con il Padre. Gesù prima di noi ci insegna a pregare e a riporre ogni paura nell’ascolto vivo e paterno di Dio.
Scritto da Maria Grazia Labellarte | Categoria: Cultura | Pubblicato il 03/08/2024
Nel lontano 2009, l' Avvenire a riguardo della Lingua Italiana Segni scriveva : " Le mani sono le loro parole e si rimane incantati nel vedere come, con i gesti, riescano a cantare insieme alle altre voci del coro " . E poi continuava " anche i non udenti sono parte della Chiesa, chiamati in modo attivo e con il proprio linguaggio ad essere annunciatori della Parola di Dio".
La Lingua dei Segni Italiana (LIS) è una lingua naturale, con una propria struttura grammaticale e lessicale, utilizzata dalla comunità sorda in Italia. Non è semplicemente un sistema di gesti ma un linguaggio vero e proprio, con una storia e un'evoluzione propria, un mondo proprio.
Si calcola che le origini della LIS si perdono nel tempo, forse nata in modo indipendente da altre lingue dei segni, probabilmente durante il periodo medievale, quando le persone sorde erano spesso riunite in comunità specifiche, ma ciò rientra in ipotesi. Si sa però che l' uso di segni per la comunicazione tra persone sorde era già presente in epoca romana, come testimonia la presenza di immagini di segn isu monete e sculture.
Scritto da p. Michele M.Momoli | Categoria: A Proposito di Noi | Pubblicato il 26/07/2024
Gli ultimi due Capitoli Generali (2014; 2021) ci hanno fatto comprendere sempre di più come sia necessario riscoprire gli scritti del fondatore per tenere vivo il carisma che lo Spirito santo ci ha dato attraverso di lui. La riscoperta degli scritti del fondatore è fondamentale per la formazione dei candidati alla vita consacrata che si affacciano al nostro Istituto e non hanno potuto, come molti di noi, conoscere direttamente il fondatore. Per molti anni le diverse collane (dieci in totale) erano a disposizione per noi religiosi e per i laici solamente in italiano. Questo ha rappresentato un limite nel far conoscere la ricchezza spirituale, il pensiero del fondatore e la realtà dell’Opera “… al servizio della Divina Misericordia”, da lui fondata.
Scritto da p.Michele M.Momoli | Categoria: Formazione | Pubblicato il 20/07/2024
In uno dei recenti convegni nazionali sulle vocazioni ha seguito la bellissima testimonianza di S.E. mons. Paolo Bizzeti SJ vescovo in Anatolia. Considerando che “l’indirizzo strategico degli AJC per i prossimi sei anni vuole orientarsi decisamente sulla pastorale giovanile” (cf. PC Vocazioni 1, p.16) potremmo trarre dalle parole del vescovo gesuita degli spunti interessanti.