Scritto da Peter Kivuva | Categoria: A proposito di Noi | Pubblicato il 07/09/2024
The sky, they say is the limit but I say, it is not, the mind is. This adage is used to motivate people to push to greater heights of excellence as the sky is seen as the highest thing from the earth. In my contra opinion, I hereby argue that the sky (the highest attainable goal) is not the limit or the motivation that should push us to actualize ourselves but the mind, the will to achieve that which we have set our minds on.
I get mad sometimes when I look at the speed at which we struggle to earn diplomas in school just for the sake of earning the title PhD so and so, MSc this and that. The empty phrases like I studied in the University of Nairobi, the best university in Kenya, I studied in the Catholic university of Eastern Africa, I was in Harvard University, I did my law degree in Boston etc...
The question of how useful I am after graduation doesn't come into the picture but accumulation of diplomas and titles that help neither the bearer nor the society he lives in. One ought to be useful not only in what he studied but also in giving solutions to daily life problems. Every community or society faces her own problems and challenges and it is the role of an educated/learned person to reason out and seek possible solutions to the problem at hand.
Scritto da Giovanni e Laura Lentini | Categoria: Formazione | Pubblicato il 01/09/2024
Baruc 3,35: egli le ha chiamate ed hanno risposto: «Eccoci!»,
e hanno brillato di gioia per colui che le ha create.
Luna e stelle illuminano il buio della notte. Scandiscono il tempo, quando il Sole tramonta e si iniziano ad intravedere in lontananza ci accompagnano a fine giornata. Ma c’è di più, secondo Martina (universitaria del Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche): gli astri ci guidano, ci orientano; designano la direzione per tornare sempre a casa, aggiunge Giovanna, studentessa al primo anno di Economia e Menagement. Una volta, prima dell’invenzione delle bussole e di tutti i marchingegni tecnologici, era la Stella Polare ad indicare il Nord. Per non parlare della Luna che agisce sulle maree, importanti per la navigazione, la pesca e fonte di energia rinnovabile (Martina).
Scritto da p. Tommaso Pio Fatone | Categoria: A proposito di Noi | Pubblicato il 26/08/2024
Tutto parte da un incontro, che diventa annuncio, che cambia l'indirizzo della vita, che cambia la vita di Maria (cfr. Lc 1,26-38), e che ha cambiato la mia vita, quando circa quarant’anni fa don Carlo mi rivelò di vedere in me una vocazione. Quel momento l'ho sempre pensato come la mia “annunciazione”.
Anche don Domenico ebbe l'incontro che gli cambiò la vita, quello con Padre Pio quel 22 agosto di 81 anni fa, quando ancora seminarista, appena uscito da una grave forma di esaurimento, si senti dire a proposito di certe rivelazioni che ebbe qualche tempo prima: “È volontà di Dio! … mettiti all’opera!". Poi infatti realizzerà col tempo - come sappiamo -, non senza l'aiuto del santo cappuccino, l’Opera al servizio della Divina Misericordia.
Ecco, è proprio della misericordia di Dio che voglio parlarvi, perché tutto è Misericordia: Dio, la vita, l'amore! La Misericordia è la vera legge di tutta la Creazione, iscritta in ogni sua particella. Per misericordia dei genitori mi hanno concepito, una madre mi ha portato in grembo e messo alla luce; per misericordia amato, per misericordia ritrovato e persino chiamato.
Scritto da p. Tommaso Pio Fatone | Categoria: A proposito di Noi | Pubblicato il 17/08/2024
Ricordo poche cose di quel giorno, ma ciò che più mi colpì fu il momento in cui incrociai lo sguardo di un mio parente, salito su una panca per vedermi passare. Il pomeriggio di quel 23 agosto 1999, nel santuario S. Maria delle Grazie in San Giovanni Rotondo - sotto lo sguardo di Padre Pio - la celebrazione era appena terminata, e io uscivo emozionato nel corteo processionale. In quello sguardo familiare, al di là di una compiaciuta curiosità, intravidi lo sguardo di tanti uomini e donne, al cui servizio ero stato appena consacrato, che infondo altro non cercavano che lo sguardo di un Dio misericordioso! Capii chiaramente in quell’attimo che, al di là di tutto, ciò che conta per un prete è portare anime a Dio, facendole incontrare non tanto con la sua giustizia, ma con il suo volto misericordioso; il volto di quel Dio che anni addietro si era chinato sulle mie ferite per risollevarmi e rinnovarmi.
«… Andate a imparare che cosa vuol dire: Misericordia io voglio e non sacrifici. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori» (Mt 9,13).
Il sacerdozio, infatti, che cos’è se non il dare il proprio cuore, le proprie mani, la propria vita - con tutti i limiti umani che si possono avere - per essere quello strumento con cui Dio manifesta agli uomini la sua infinita misericordia (cfr. 2Cor 5,20)? Potrebbe essere per me, membro dell’Opera al servizio della Divina Misericordia, una cosa scontata; ma - mi chiedo - come sarebbe stato il mio ministero senza quello sguardo!